Dalle fonti acquisite sappiamo che alla data del 1580 i confratelli del Gonfalone posero la prima pietra per la costruzione dell’Oratorio fuori dal borgo, e pochi anni più tardi, nel 1587, decisero di erigere una chiesa sopra l’oratorio. Questo ci fa ricondurre fabbrica dell’oratorio già conclusa con molta probabilità già nel 1587.
Info: Associazione Amici di Bagnaia “Arte e Storia ” Tel. 3384613485
ORATORIO DEL GONFALONE
LA STORIA
Non è certa la data di edificazione dell’oratorio della confraternita del Gonfalone di Bagnaia, ma dalle fonti acquisite sappiamo dai Sindacati della Confraternita che alla data del 1580 i confratelli del Gonfalone posero la prima pietra per la costruzione dell’Oratorio fuori dal borgo. Due anni più tardi i confratelli si fecero “regalare” dal Comune di Bagnaia 20 alberi “per le corde del tetto della fabbrica dell’oratorio”. Già nel 1587 decisero quindi di erigere una chiesa sopra l’oratorio. Questo fa supporre la fabbrica dell’oratorio già conclusa in questa data. Nel 1602 potrebbe essere ricondotta la data della realizzazione della tela di San Giovanni Battista menzionata dal Sacchetti, che era collocata a decoro dell’altare ora non più esistente. Nel 1606 vennero realizzate le vetrate per dare luce all’ambiente cupo subtus ecclesiam. Nel 1617 i confratelli chiamano il pittore viterbese Filippo Caparrozzi per la realizzazione delle pitture a decoro dell’oratorio. Le fonti non ci aiutano a determinare con successo i nomi degli artisti che realizzarono le pitture che tutt’ora sono visibili a decoro nell’ambiente. Nel 1728 venne ampliato nello sviluppo longitudinale l’oratorio per consentire l’edificazione soprastante della tribuna per il coro della chiesa.
Già nel 1768 i rettori della confraternita riuniti nella congregazione proponevano di far dipingere la navata e il coro dell’oratorio, pur non menzionando alcun nome a cui affidare i lavori. Dai Sindacati del 1764 – 1802, sappiamo che nel 1778 all’artista Pietro Orlandi venne affidato il compito di realizzare alcuni dipinti, ma la condizione del documento da cui apprendiamo la notizia non ci consente di stabilire con esattezza la collocazione delle opere. In quello stesso anno l’artista venne incaricato anche del rifacimento dell’altare dell’oratorio.
Nel 1794, sappiamo attraverso il Registrum Mandatorum che tutti i dipinti dell’oratorio vennero “ritoccati” dai pittori Costantino e Jacopo Brocchi. Daa allora i locali rimasero come ora li vediamo. Grazie ad un lavoro accurato di ricerca realizzato tra il 2002 e il 2004 da Claudia Scivola, siamo ora in grado di restituire un’organicità al monumento.
DESCRIZIONE
Per accedere all’oratorio del Gonfalone di Bagnaia si passa attraverso una piccola porta posta sul lato nord del muro esterno della chiesa di San Giovanni Battista, lungo Viale Fiume.
Sull’architrave della porta troviamo l’emblema della confraternita. Appena entrati una rampa di scale verso il basso ci porta all’ambiente dell’oratorio. Sopra la porta che da accesso all’oratorio un lacerto di affresco ci mostra uno stemma araldico con la croce emblema del Gonfalone e sotto scritto in lettere capitali DOMUS ORATIONIS.
Appena entrati il locale si presenta di grandi dimensioni, di forma rettangolare con un unico altare posizionato in fondo all’aula. Il soffitto a volta ribassata è diviso lungo tutto il suo sviluppo da due archi ribassati che non sono altro che le strutture portanti di tutta la chiesa. Il soffitto è decorato con finte architetture, foglie d’acanto e decori floreali in genere, affreschi riferibili al XVII e il XVIII secolo.
All’inizio degli ambienti, sulla sinistra nella parete corta, troviamo uno stendardo processionale ridotto in pessime condizioni realizzato nel 1870 dal pittore napoletano Battista Santoro, dove è raffigurata La Madonna con Bambino e San Giovanni Battista su cui sovrasta sorretto da cherubini Dio su nembi.
Nella parete opposta in fondo all’oratorio la zona dove è collocato l’altare è divisa dal resto dell’aula attraverso una balaustra in marmo. Qui l’altare rifatto dall’artista Pietro Orlandi nel 1778. Sopra l’altare un crocifisso ligneo di autore ignoto. Sopra la vela della volta in prossimità del Crocifisso è presente un affresco con l’immagine della colomba della pace.
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