Il lavatoio del borgo soddisfò la sua destinazione di uso per lavare i panni già a partire dal XVI secolo.
Info: Associazione Amici di Bagnaia “Arte e Storia ” Tel. 3384613485
LAVATOIO DEL BORGO
LA STORIA
Purtroppo non ci è pervenuta una documentazione diretta sulla paternità del lavatoio e del periodo di realizzazione. Le fonti ci informano che nella metà del XVI sec. venne portata l’acqua al di fuori del borgo nella nuova. Dopo l’apertura nel 1541 della nuova porta d’entrata al Borgo, si creò uno spostamento della vita cittadina nella parte sud del Borgo, al di fuori delle mura, nella nuova parte che si stava ampliando grazie alla spinta del Card. Raffaele Riario e agli interventi architettonici operati dall’architetto Tommaso Ghinucci. In questo clima di rinnovo urbanistico, nel 1553 venne designato dal Comune di Bagnaia, per volontà di Balduino del Monte, Tommaso Ghinucci come progettista del nuovo acquedotto fuori le mura e nello stesso anno il consiglio comunale approvò all’unanimità il progetto. Nel 1567 furono terminati i lavori per portare l’acqua alla porta del castello. La considerazione di una nuova Piazza portata a compimento al di fuori delle Mura già oltre il 1568, pone il lavatoio già in essere prima di quella data. Probabilmente in quegli anni si provvide a realizzare la struttura in archi a sostegno dell’ambiente che già precedentemente ospitava il lavatoio e che da li in avanti si sarebbe trasformato in un ambiente al chiuso dalle mura. La posizione del Lavatoio collocato subito al di fuori delle mura ben si prestava per l’uso sociale che già in epoca basso medievale poteva asservire alle “Lavandare” del Borgo. Come suggerito da Anna Silvia Brescia in un articolo della Loggetta del 2014, il lavatoio di Bagnaia in Via degli orti si pone come monumento storico in quanto testimone delle fasi storiche del borgo. Probabilmente fino al XVI secolo il lavatoio già in essere poteva prendere acqua dalla sottostante sorgente del Pisciarello. Con la nuova realizzazione dell’acquedotto del Ghinucci – Testimoniata anche grazie alla epigrafe tutt’ora esistente murata nell’edificio all’entrata di Villa Lante, l’approvigionamento si spostò sulla nuova distribuzione idrica per il paese.
Nel 1588 il Card. Cornaro fece sapere “che l’acqua di ricasco di tutte le fontane della villa saranno coinvogliate con una nuova conduttura che sfocerà alla fonte di Fori”. Da qui in poi i problemi di acqua reflua che per caduta scendeva da tutte le vasche della villa avranno creato sempre disagi alla comunità bagnaiola e quindi si suppone anche disagi per il lavatoio. Le fonti purtroppo non ci aiutano ad assegnare con sicurezza la paternità dell’opera ad un nome sicuro.
DESCRIZIONE
Il Lavatoio è collocato nel borgo ”di fuori” di Bagnaia (VT), in Via degli Orti, e precisamente, scendendo lungo la strada che porta alla sottostante vallata, superato l’angolo dopo i bagni pubblici sulla destra. Un grande arco ci immette nell’ambiente che ospita il lavatoio. Il vano ottenuto esattamente sotto Piazza XX Settembre tramite la costruzione di 5 arcate, si presenta con la lunga vasca addossata nel suo lato corto verso est alla parete di fondo dell’ambiente da cui esce un unico cannello.
Lungo tutto l’asse della vasca in peperino, i due piani inclinati delle sponde del Lavatoio sono ora frazionate da spallette in cemento, inserite come divisori negli anni 50 del ‘900 per permettere alle lavandaie di avere una zona preposta ben definita durante la propria sezione di lavata.
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