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Con la delibera del 23 ottobre 1616 dei Priori del Comune di Bagnaia venne stabilito di trasportare l’immagine devozionale della Madonna posta in un’edicola al di fuori della porta, nei locali dell’archivio comunale, facendo nascere così la chiesa intitolata alla Madonna, detta “ della Porta” per via della vicinanza della porta di Borgo.
Info: Associazione Amici di Bagnaia “Arte e Storia ” Tel. 3384613485
CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PORTA
LA STORIA
La dove ora è la chiesa della Madonna della Porta all’origine erano gli ambienti dell’oratorio della vicina chiesa del Rosario, poi adibiti nel XVI° sec. ad archivio comunale. Nel 1541 questi ambienti vennero abbattuti con il taglio operato della galleria di accesso per la realizzazione della porta di borgo. Con la delibera del 23 ottobre 1616 dei Priori venne stabilito di trasportare l’immagine devozionale della Madonna posta precedentemente in un’edicola al di fuori della porta, nei locali dell’archivio comunale. L’archivio venne trasformato in chiesa intitolata alla Madonna, detta “ della Porta” per via della vicinanza della porta di Borgo. Attorno all’immagine devozionale della Madonna si svilupparono cosi le sorti di questa chiesa. Segato il muro dell’edicola, l’immagine fu portata nella chiesa e riadattata.
Dal 1621 la chiesa divenne sede dell’arte dei Bifolchi che aggiunsero la sagrestia con il benestare del Comune nel locale attiguo, un tempo adibito ad uso del portinaio della comunità.
Originalmente i passanti che transitavano dalla porta avevano la possibilità di salutare l’immagine della Madonna attraverso un finestrone creato nella parete destra della chiesa. Per necessità contingenti tra il XVII e il XVIII sec. il finestrone venne chiuso. I recenti restauri promossi dall’Associazione Amici di Bagnaia Arte e Storia con contributi della Provincia di Viterbo, Fondazione CARIVIT e dalla popolazione conclusi nel novembre 2014, hanno riportato in luce tutto lo splendore delle decorazioni della parete absidale e parte delle pareti laterali e della volta.
ESTERNO
La chiesa della Madonna della Porta di Bagnaia (VT), è situata nel borgo di dentro in Piazza Castello. La facciata si presenta inglobata tra la porta del borgo e le strutture degli edifici contigui, nelle sue linee semplici ed essenziali con un portale con mensola decorata. Sopra il portale una grande finestra rettangolare. Ai lati del portale, posti simmetricamente due oculi di piccole dimensioni. Sul lato opposto della chiesa, quello che si affaccia all’esterno del borgo su Piazza XX settembre, si vede la torre su cui spicca la piccola vela campanaria della chiesa. Nella vela ancora in situ la piccola campana realizzata da Giovanni Belli del 1726 con l’iscrizione “ AVE MARIA GRATIA PLENA. IOVAN. BELLI F. A.D. MDCCXXVI”.
INTERNO
L’originaria pavimentazione è in pianelle di cotto. Sei botole di peperino disposte su due file chiudono quelle che all’origine erano camere sepolcrali. La volta a botte con cornici a stucco ricreano l’effetto di una volta a cassettoni. La parte finale della volta, quella nei pressi della parete absidale, è delimitata da un cordolo, da cui parte una decorazione caratterizzata da losanghe romboidali, separata ognuna da una finta architettura di stucchi ottenuti con linee rosso brune. Esattamente al centro della volta un clipeo in stucco policromo mostra l’arme del Cardinal Ridolfi, che sovvenzionò i lavori di riadattamento nel 1616. Le pareti, prive di decorazioni, sono separate dalla volta grazie ad una mensola decorata a stucco con rose e gocce alternate che corre lungo tutto il perimetro. Le uniche decorazioni presenti sulle pareti sono una serie di ex voto. Di particolare interesse risulta la grande finestra rettangolare tamponata nella parete destra. Originalmente l’antico finestrone permetteva ai passanti che transitavano dalla porta del Borgo di vedere e salutare l’immagine della Vergine.
Nella parete laterale sinistra in prossimità dell’abside, due tele riportate su degli ovali in legno di autore ignoto, rappresentano San Crispino o Crispignino e Sant’Isidoro (più in basso a destra).
La parete di fondo mostra la centro l’immagine della Madonna della Porta all’interno di un edicola collocata sopra l’altare. L’affresco rappresenta la Vergine in trono con il Bambino e Angeli. Il Bambino in atto di benedire con la mano destra, svolge con la sinistra un rotolo con la scritta in caratteri gotici “PAX VOBISCUM”; sopra al trono due angeli a mani giunte in atto d’adorazione. L’affresco di scuola umbro – laziale, il cui l’autore è ignoto, è ascrivibile all’inizio del XV sec., Ai lati dell’affresco, di fattura più tarda, a sinistra l’immagine di S. Millerio, primo patrono di Bagnaia, venerato dalla popolazione anche quando il suo posto di Patrono fu preso da altri Santi sin all’attuale S. Rocco.
Sulla destra l’immagine di S. Isidoro, protettore degli agricoltori, e sullo sfondo una veduta campestre. Ai piedi del santo, un cartiglio ospita la scritta “NOS ISIDORE CUSTODI QUI NOSTER ES PASTOR MDCXXX”. Subito al di sotto, nella trabeazione della porta è dipinta a lettere capitali la scritta RESTAURI CURAVIT. Nella lunetta absidale un affresco della Madonna Assunta in cielo con una schiera di angeli databile ai primi del XVII sec. di autore ignoto. Nella parete absidale si aprono due piccole porte che danno accesso alla sacrestia. La sacrestia di piccolissime dimensioni si presenta priva di decorazioni con le pareti completamente scialbate. Un arco divide i minutissimi spazi della sacrestia e del confessionale interno alla sacrestia, ottenuto sfruttando una delle due porte presenti nella parete di fondo che attraverso una piccola feritoia quadrata permetteva la comunicazione con i fedeli.
IL RSTAURO
Nel corso del 2006 la chiesa è stata sottoposta a restauro. Il progetto, voluto dalla Curia Vescovile di Viterbo ed eseguito con la consulenza dell’arch. G. Fatica della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Lazio, è stato diretto dall’arch. A. Lisoni in collaborazione con la ditta appaltatrice ATI Freda Francesco. L’opera ha visto una nuova tinteggiatura in travertino “onciato” delle paraste e delle colonne e in celestino grigio dei fondi delle pareti e delle vele. Il nuovo impianto di illuminazione dà maggiore risalto alle strutture architettoniche. Il vecchio pavimento è stato sostituito con pianelle di marmo di Carrara grigio e bianco ordite a rombi. Sono stati eseguiti lavori di spicconatura degli intonaci interni con posa in opera di nuovi intonaci deumidificati. Sono state allestite una scala in metallo per l’accesso alla cantoria e una nuova bussola a vetri, che favorisce la completa visione della chiesa dalla piazza antistante. Il portone d’ingresso è stato completamente restaurato e le porte laterali sono state sostituite da nuovi infissi.
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