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La prima fonte sicura riguardo la piccola chiesa di San Marco la troviamo nel XVI secolo, alla visita pastorale di Monsignor Alfonso Binarino del gennaio 1574, ma la fattura degli affreschi conservati al suo interno la rimanda alla fine del XV, inizi del XVI secolo.
Info: Associazione Amici di Bagnaia “Arte e Storia ” Tel. 3384613485
CHIESA DI SAN MARCO
LA STORIA
La prima fonte sicura riguardo la piccola chiesa di San Marco la troviamo nel XVI secolo, alla visita pastorale di Monsignor Alfonso Binarino del gennaio 1574. Qui veniva messa in evidenza la completa assenza delle suppellettili a decoro dell’altare, tanto che fu obbligato il Comune che aveva il giuspatronato sulla chiesa di addobbare entro tre mesi “l’altare spoglio di tutto” con la riserva di una possibile ammenda se non si fosse provveduto. Dalla risposta del Comune che provvide a colmare alla lacuna, sappiamo che già a quel tempo la chiesetta aveva l’aspetto che conserva ancora oggi descritta come un “Casaletto con campaniletto a vela, con gli affreschi della Madonna in trono con Bambino tra santi ”. Negli Instumenta comunali del XVII secolo troviamo la contrada dove sorge la chiesa nominata come contrada San Marco o Contrada San Giuliano. Nella parete è collocato l’affresco della Madonna in trono con Bambino tra San Giuliano l’Ospedaliere??? e San Marco. La presenza di San Giuliano è probabilmente riferibile alla collocazione della chiesetta posta nell’omonima contrada. La linea e la struttura iconografica degli affreschi della parete absidale, le decorazioni laterali delle nicchie e l’immagine della colomba sulla volta, sono tutti rimandi indiretti databili alla metà del XVI secolo, pertanto adottando la realizzazione degli affreschi come termine ante quem non sarà azzardato affermare che la costruzione della chiesa di San Marco già poteva essere stata realizzata nel primo quarto del XVI secolo. Ad oggi, la cura e la gestione della chiesa è di pertinenza dell’Associazione Amici di Bagnaia Arte e Storia.
ESTERNO
La chiesa di San Marco di Bagnaia (VT) è situata in Srada Pian del Cerro, distante 100 metri dal vecchio cimitero comunale, lungo la strada che da Bagnaia porta alla superstrada E1(Orte – Viterbo).
Completamente rialzata dalla sede stradale, nove gradini ci immettono nel portale passando sulla sinistra al podio. La facciata è a capanna semplice, priva di decorazioni, con un portale realizzato con struttura trilitica semplice. Due piccole gradini alla base del podio ci immettono all’interno. Sopra il portale una finestra a semiluna e due finestre quadrate poste ai lati sono l’unico elemento decorativo presente. Un piccolo campanile a vela sovrasta il tetto nella parte finale.
INTERNO
La chiesa di piccole dimensioni si presenta ad unica navata con soffitto a volta e pavimento a mattonelle in cotto. La volta priva di decorazioni, presenta solo nella parte finale nella zona limitrofa alla parete absidale, l’immagine affrescata della colomba della pace riferibile alla metà del XVI secolo. Le pareti prive di decorazioni sono separate dalla volta grazie ad una finta mensola dipinta. La pavimentazione è in pianelle di cotto. Appena entrati nella parete di controfacciata a destra è collocata una piccola acquasantiera in peperino. Sulla parete dx una nicchia con l’affresco dove è raffigurata Sant’Agata attribuibile alla metà del XVI secolo. Lacerti di decorazione a grottesche sono presenti nelle pareti laterali della nicchia e nell’arco. Nella parete absidale l’altare è decorato con stucchi in gesso dipinti. Sopra l’altare l’affresco della Madonna in trono con Bambino tra San Giuliano l’Ospedaliere??? e San Marco. La presenza di San Giuliano è probabilmente riferibile alla collocazione della chiesetta posta nell’omonima contrada.
L’affresco presenta una mano di ridipintura che altera completamente la stesura originale. L’affresco è ascrivibile alla fine del XV° inizio del XVI° sec., coevo alle pittura della chiesa di Santo Stefano nel borgo di Bagnaia di dentro. Nella parete di sinistra una nicchia con l’affresco con San Giovanni Battista con il cartiglio ECCE AGNUS DEI attribuibile alla metà del XVI secolo. Lacerti di decorazione a grottesche sono presenti nelle pareti laterali della nicchia e nell’arco. La parete si conclude sulla sinistra con una tela del XIX secolo di Tommaso Giusti con Madonna con Bambino.
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