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Dalle fonti storiche sappiamo che il borgo di Bagnaia aveva nel tardo medioevo una serie di piccole porte, di cui a partire dal 1520, quella più importante doveva essere era quella situata nei pressi del palazzo ducale e della chiesa di Santo Stefano, chiusa nel 1541 per volontà del Cardinal Niccolò Ridolfi.
Info: Associazione Amici di Bagnaia “Arte e Storia ” Tel. 3384613485
PORTA SANTO STEFANO
STORIA E DESCRIZIONE
Dalle fonti storiche sappiamo che il borgo di Bagnaia aveva nel tardo medioevo una serie di piccole porte, una delle quali collocata nei pressi del palazzo ducale. Nel 1520 come riportato dalle Memorie Istoriche della terra di Bagnaia del canonico A. Carones, apprendiamo che il Cardinal Raffaele Riario per ampliare il proprio palazzo Ducale rese necessaria la chiusura di questa prima porta per farne realizzare un’altra poco distante, nei pressi della chiesa di Santo Stefano. L’importanza della collocazione di questa porta vicina alla chiesa di Santo Stefano – la più antica di Bagnaia secondo le tradizioni popolari e secondo le Memorie Istoriche della terra di Bagnaia del canonico A. Carones – sta nel fatto che dal lato nord del borgo (quello appunto dove era collocata la porta), partiva la strada che dalla contrada Fossatella conduceva alla selva cedua di pianura, quindi a Viterbo.
L’unico elemento che ci potrebbe indicare l’esatta ubicazione della porta (ora non più esistente) è lo stemma araldico del Cardinale Raffaele Riario ancora in situ collocato nella parte esterna del lato nord delle mura.
Ma la sorte della piccola porta era segnata. Nel 1541 venne realizzata la nuova porta di borgo a complete spese del cardinale Riario. Già nel 1539, lo stesso aveva fatto realizzare una serie di lavori per dare maggior decoro al borgo con la costruzione di una nuova strada “dritta, più spaziosa, retta e piana” e dei ponti per rendere meno difficoltoso il collegamento con Viterbo. Venne abbandonata l’antica strada fino ad allora usata e chiusa definitivamente porta Santo Stefano.
Con l’apertura nel 1541 della nuova porta d’entrata al Borgo si creò uno spostamento della vita cittadina nella parte sud del Borgo, al di fuori delle mura, nella nuova parte che si stava ampliando grazie alla spinta del Card. Raffaele Riario e agli interventi architettonici operati dall’architetto Tommaso Ghinucci. La vecchia porta di Santo Stefanol quella fino ad allora utilizzata, venne chiusa, inglobata tra le mura cittadine e i locali privati che nel corso dl tempo vennero costruiti a ridosso, cancellandone quasi completamente la memoria. Ad oggi è plausibile supporre che l’accesso originario per le vecchia porta si trovasse in corrispondenza di Via Malatesta N* 51??? In corrispondenza dove ora è una cantina raggiungibile attraverso una discesa sotto ad un arco….
In corrispondenza di questo locale, all’esterno, nelle mura, ancora è affisso lo stemma araldico del Cardinal Riario. Posizionato a circa 4 metri d’altezza si presenta completamente lavorato in peperino con la rosa in campo sovrastata dal cappello cardinalizio con i tre nodi distribuiti ai lati in forma araldica.
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