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La presenza nel palazzo dello stemma araldico del Vescovo di Viterbo Francesco Maria Visconti alias Settala, ha fatto consolidare localmente il riferimento diretto al cardinale, che secondo la tradizione concesse il proprio palazzo ad uso di sede del Comune di Bagnaia.
Info: Associazione Amici di Bagnaia “Arte e Storia ” Tel. 3384613485
PALAZZO SETTALA
LA STORIA
Non ci sono molte notizie documentarie circa il palazzo denominato localmente Settala posto dentro le mura del borgo di Bagnaia. La presenza dello stemma araldico del cardinal Francesco Maria Visconti, alias Settala, posto nell’architrave dell’accesso principale, ha consolidato nella tradizione locale il riferimento diretto del cardinale che lasciò probabilmente questo palazzo in uso al Comune di Bagnaia. Lo stemma araldico del Vescovo di Viterbo dal 1472 al 1491, trova un riscontro diretto nello stemma della fontana del palazzo papale di Viterbo. Questa testimonianza ci aiuta ad inquadrare l’edificio di sicura proprietà del cardinale. Tra l’altro le testimonianze desunte da diversi atti notarili redatti dal notaio ser Muzzarello nel 1476 ci informano della continua presenza presso il borgo del cardinale e della nipote del cardinale Clara De Calandrini a Bagnaia nel 1476. Il cardinale nello stesso anno concesse le autorizzazioni per far riparare le mura che minacciavano rovina, ma soprattutto concesse la momentanea autorizzazione di possesso di un suo palazzo nel borgo ad uso del Comune di Bagnaia. Questo riferimento documentario fece partire già nell’800 attraverso le ricerche fatte dal Canonico A. Carones la tradizione locale che ancora si tramanda di individuare nel palazzo di Via Malsalto la sede più antica del Comune di Bagnaia, tra l’altro sostenuta dal fatto di essere stata inventariata al numero uno nel catasto urbano di Bagnaia al tempo del patrimonio di san Pietro. Da li a pochi anni, e precisamente nel 1478, il Comune vedrà radunare il consiglio nella sede posta nel palazzo presso le mura castellane, la chiesa di Santa Maria nella Piazza, dunque se effettivamente il palazzo fu sede del Comune lo fu solo per una breve durata.. Dal punto di vista architettonico la tipologia delle facciate a profferlo, tipica della zona del viterbese, ci rimanderebbe sicuramente ad una data precedente per la costruzione dell’edificio, compresa tra il XII e il XIV secolo. In particolare, in questo edificio, la monumentalità della struttura della scala esterna con archi multipli potrebbe sostenere sicuramente una testimonianza diretta del periodo in cui venne edificato il palazzo e rimandarlo ad uso nobiliare o addirittura civico.
Purtroppo le fonti non ci aiutano a datare con precisione l’edificazione del palazzo. Sarà possibile collocare sul finire del XV secolo se non la costruzione quantomeno la ristrutturazione, assunta la data come termine ante quiem della nomina a vescovo di Viterbo del cardinal Settala (1472).
DESCRIZIONE
Il palazzo è situato a metà altezza di Via Malsalto al numero civico 33. Sull’architrave della porta è collocato lo stemma con mitra del vescovo di Viterbo Francesco Maria Visconti, alias Settala (1472-1493). La facciata è composta da 2 grandi archi crescenti in altezza che sostengono la scalinata e il balcone che porta ora alle abitazioni private ricavate attraverso un frazionamento dei locali originali. La tipicità di questo profferlo è nella balconata esterna sostenuta dagli archi, ottenuta con una semplicità assoluta, dove a decoro della struttura sono presenti due grandi colonne a sezione quadrata che sostengono la copertura del tetto.
Nella parte finale dello sviluppo dell’edificio, la dove le scale riprendono a salire, il parapetto è aperto con delle grandi finestre quadrate che permettono alla luce solare di illuminare la scalinata. Nello sperone antistante, fatto di grosse pietre squadrate, si potrebbe individuare l’ambone dal quale si poteva dare il bando delle deliberazioni consiliari, tutto questo se effettivamente fosse stato il primo palazzo comunale di Bagnaia.
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