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A partire dal XIII secolo lo sviluppo del palazzo seguì le sorti del castello di Bagnaia, pertinenza della mensa vescovile di Viterbo. Donato da Viterbo al proprio Vescovo e riedificato dopo la presunta ricostruzione del Castrum Balnearie, tra la fine del XV e gli inizi del XVI sec. Il palazzo con il Cardinal Niccolò Ridolfi, dal 1532 al 1550, divenne una vera e propria fabbrica con il grande sviluppo dei cicli decorativi ad affresco arricchito di stucchi e di innumerevoli grottesche.
Info: Associazione Amici di Bagnaia “Arte e Storia ” Tel. 3384613485
PALAZZO DUCALE O DELLE LOGGE
LA STORIA
A partire dal XIII secolo lo sviluppo del palazzo seguì le sorti del castello di Bagnaia, pertinenza della mensa vescovile di Viterbo. Donato da Viterbo al proprio Vescovo e riedificato dopo la presunta ricostruzione del Castrum Balnearie, tra la fine del XV e gli inizi del XVI sec. Il palazzo venne messo dalla Comunità bagnaiola a disposizione del Card. Raffaele Sansoni Galeotti Riario (1498 -1523). Alla sua morte, passerà al Cardinal Niccolò Ridolfi, che dal 1532 al 1550 fece diverse opere di riqualificazione urbana di Bagnaia, lasciando ampio spazio all’ampliamento del Palazzo. Una vera e propria fabbrica venne avviata dal 1546, con il grande sviluppo dei cicli decorativi ad affresco arricchito di stucchi e di innumerevoli grottesche. Il Palazzo Ducale o delle Logge, era così denominato perché di logge ne aveva due, quella ancora esistente aperta ad ovest verso Viterbo, e l’altra a due colonne, aperta verso la piazza interna del Borgo, ora chiusa.
Nel 1552 ne assunse la proprietà Fabiano del Monte fino al 1567. In questa fase venne aggiunta una stanza belvedere edificata al di fuori delle mura verso il Barco. Sarà il successore, il Card. Gambara dal 1568 al 1587 a continuare quest’opera di ampliamento della zona belvedere trasformando Il palazzo come ora lo vediamo. Dal 1568 il palazzo iniziò ad assolvere i compiti di foresteria della Villa edificata fuori borgo, compiti che continuarono anche dopo il 1687 quando venne lasciato in enfiteusi per tre generazioni alla famiglia Lante. I nuovi proprietari non apportarono nessuna opera significativa. Morto il Duca Federico Lante nel 1772 (da cui l’accezione di Palazzo Ducale), si arrivò dopo la seconda guerra mondiale, tra il 1945 e il1947,quando la famiglia Lante della Rovere vendette i lotti del palazzo a privati, creando così uno smembramento che ha causato danni e divisioni delle unità originarie. Il frazionamento degli ambienti interni mutò drasticamente la distribuzione originaria, pur mantenendo nell’organico all’esterno il suo aspetto unitario creato nel XVI secolo. Grazie ad un lavoro accurato di ricerca realizzato nel 2002 da Anna Battellochi, siamo ora in grado di restituire un’organicità al monumento.
ESTERNO
Il palazzo è collocato alla testa del borgo di Bagnaia a cavallo della cinta muraria. Si affaccia fuori le mura su Viale Fiume e sulla valle di Pian del Cerro, e dentro le mura su Piazza Castello. La facciata dentro il borgo è caratterizzata dal portale su cui svetta lo stemma dei Lante della Rovere al centro e quelli della famiglia Medici/Ridolfi ai lati. Fuori le mura sul lato ovest, la loggia.
LA LOGGIA
Imponente sul prospetto architettonico la loggia è scandita da quattro colonne toscane di peperino. Sulle pareti decorazioni del XVI sec. con grottesche e finte architetture. Sulla parete di fondo sono dipinte sei colonne toscane e negli intercolunni trovano posto cinque vedute di città: Firenze, Siena, Roma, Bagnaia? e Napoli.
INTERNO
Attualmente una visita unitaria agli ambienti interni del palazzo è pressoché impossibile. La divisione in due appartamenti privati ci consente di vedere sezioni distinte di cicli decorativi ormai divisi e smembrati.
APPARTAMENTO LATO OVEST
Qui sono presenti le stanze che ospitarono i pontefici nel corso della storia. In successione sono disposte le stanze nominate per convenzione in riferimento allo stemma araldico papale presente: stanza Gregorio XIII; stanza Paolo III; stanza Pio IV; stanza Pio V (riferibili alla fase decorativa del periodo Gambara (1568 – 1587), presumibilmente realizzate dalla cerchia di Raffaellino da Reggio, tra il 1574 e il 1578 (Giovan Battista Lombardelli; Jacopo sementa; Paris Nogari). e in ultimo la stanza Del Monte.
APPARTAMENTO LATO LOGGIA
Due ambienti caratterizzano il lato ovest del palazzo. Un grande atrio disimpegno, caratterizzato da un fregio che corre lungo le tre pareti rimaste decorate con le storie dei progenitori e la stanza denominata del cardinale con le storie di Giuseppe, riferibili alla fase decorativa del periodo Gambara (1568 – 1587), presumibilmente realizzate dalla cerchia di Raffaellino da Reggio, tra il 1574 e il 1578 (Giovan Battista Lombardelli; Jacopo sementa; Paris Nogari).
In riferimento ai cicli decorativi non è possibile dare una paternità sicura. Tante sono state le attribuzioni di artisti più o meno famosi: da Zoroastro (il famoso apprendista di Leonardo) ad Antonio Tempesta; Dai fratelli Zuccari a Raffaelino da Reggio.
Per chi volesse visitare la loggia su appuntamento e prenotazione è possibile rivolgersi all’associazione Amici di Bagnaia, Arte e Storia.
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