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Tramite le fonti sappiamo che la fontana era menzionata già a partire dalla fine del XIV secolo. Ma quella che vediamo oggi è la fontana che venne trasformata nel 1618 su disegno suggerito dal cardinal Montalto. Non a caso gli emblemi presenti lungo la fascia perimetrale della vasca maggiore sono riferibili al Cardinal Montalto ( i Monti), e al Comune di Bagnaia (le onde dell’acqua).
Info: Associazione Amici di Bagnaia “Arte e Storia ” Tel. 3384613485
FONTANA DEL BORGO DENTRO
LA STORIA
Le informazioni desunte dalle fonti ci dicono che la fontana era menzionata già a partire dalla fine del XIV secolo. Nelle indicazioni presenti su due atti notarili redatti dal notaio Ser Muzzarello sappiamo dell’esistenza della fonte ancora “presso la chiesa di Santa Maria sede dei Disciplinati” nel 1467 e nel 1479. Ma secondo lo storico viterbese Cesare Pinzi la fontana venne costruita insieme all’acquedotto di Bagnaia da Bernardino di Giovanni da Viterbo nel 1526. Molto probabilmente il luogo della fonte era lo stesso, ma non era la stessa la fontana che con il tempo avrà mutato il suo aspetto architettonico. Negli anni di riqualificazione urbana voluta dal Cardinal Raffaele Riario, oltre alle opere di edificazione della nuova porta, di riqualificazione della chiesa di Santa Maria, della chiesa della Madonna della Porta e del palazzo delle Logge, ben ci poteva stare un nuovo riassetto che coinvolgeva anche la fonte sulla nuova piazza più importante del borgo. In particolar modo proprio nel 1541, con l’apertura della grande porta monumentale si era spostato il polo nevralgico del borgo proprio sulla piazza del Castello. Forse a quella data è da riferirsi una fase dei lavori della fontana che venne però rimessa a nuova dimora e rimaneggiata poco più tardi.Nel 1600 il cardinal Montalto sollecitava al Comune di Bagnaia “che la fonte della piazza di dentro sia redutta come da modello mandato”. Ciò implica un nuovo disegno architettonico rispetto a quello che era allora esistente. Ma le carenze economiche della comunità bagnaiola non poterono soddisfare alcun intervento immediato. Ancora nel 1605, il cardinal Camerlengo Mariano da Camerino consigliava che “le entrate straordinarie si spendano in parte alla rennovatione et accomodamento della fonte dentro la piazza”. Ma queste raccomandazioni ancora rimasero senza risultati per le poche pecunie comunali. Successivamente nel 1616, dato che la fonte creava ingombro al passaggio delle carrozze, si discuteva in sede comunale di mettere la fonte dove era l’archivio (attuale chiesa della Madonna della Porta).” Più e più volte si è ragionato qui di mettere la fonte dove al presente vi è l’archivio, per levarla dal loco dove stà, con fare un vaso alla moderna, e liberare la piazza acciò sia più ampia”. Solo nel 1618 tra le ritrovate economie del Comune si da il via “all’erezione della nuova fontana di dentro” . Dopo un breve malcontento del Cardinal Montalto per l’esatta collocazione della fonte, il 16 settembre 1618 la fontana era finita e collocata “incontro alla porta in modo tale che non impedisca l’entrata delle carrozze e cioè tre palmi dalla forma verso la casa di mastro Quintiliano e non come aveva designato maestro Trojano architetto”. La fontana venne finalmente spostata. La data è incisa nel riquadro nella base della vasca. Sull’aspetto finale della fontana, quello che tuttora vediamo, operarono i maestri scalpellini che adottarono con molta probabilità quel disegno alla moderna suggerito dal cardinal Montalto. Non a caso gli emblemi presenti lungo la fascia perimetrale della vasca maggiore sono riferibili al Cardinal Montalto ( i Monti), e al Comune di Bagnaia (le onde dell’acqua).
DESCRIZIONE
La fontana è collocata nel borgo ”di dentro” di Bagnaia (VT), in piazza Castello. Si compone di due tazze circolari sovrapposte. La prima a terra di dimensioni maggiori, è decorata con una successione alternata di riquadri con i monti e la stella a sei punte (simbolo della Famiglia Montalto), e le onde (simbolo del Comune di Bagnaia). In una delle formelle della base è scolpita la data 1789 a ricordo della ristrutturazione della stessa. Dal centro della tazza maggiore parte da un basso toro quadrato una corta colonna a peliche che termina con l’echino su cui poggia la tazza minore. Questa, di forma circolare, è decorata ai 4 poli della circonferenza con quattro teste leonine da cui escono i rispettivi cannelli per lo scolo delle acquee. Una piccola colonna a pelike sostiene in alto le rocce su cui posano quattro leoni e alla cui sommità sovrastano i monti. Sia i monti che i leoni sono un rimando agli emblemi della Famiglia Peretti Montalto Damasceni. Da notare inoltre che il fastigio è la riproduzione esatta di quello che decora la Fontana dei leoncini a Villa Lante.
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